NEO-OSCURANTISMO, IL VERO NEMICO DA COMBATTERE
Lo spunto, come spesso accade, lo fornisce la cronaca.
Dopo circa 15 settimane di proteste non autorizzate, il Viminale mette un limite alla illegalità.
Da sabato 13 novembre stretta su manifestazioni e cortei NoVax e No Green pass.
Mentre i prefetti, in accordo con i sindaci, cominciano già a pianificare interventi per limitare gli effetti delle proteste, non ultimo l’aumento dei contagi verificatosi a Trieste dopo la “rivolta” dei lavoratori portuali.
La scomposta ed inaccettabile reazione di una minoranza della minoranza di italiani che ha deciso di non vaccinarsi, lascia allibiti.
La violenza verbale sui social, sui blog, e quella fisica messa in atto durante le manifestazioni (seppur con infiltrazioni “politiche” spesso estranee alle motivazioni degli stessi manifestanti) lasciano interdetti.
Una forma di Neo Oscurantismo dettato da ignoranza, soprattutto, ma anche da tanta paura.
Una ignoranza che produce danni. E danni seri.
Rischiano di andarci di mezzo la salute e l'economia del Paese.
Eppure non è difficile.
Sarebbe sufficiente dare un'occhiata ai numeri, quelli diffusi pochissimi giorni fa.
Tra gli over 80, la percentuale dei non vaccinati che vanno in terapia è dieci volte superiore a quelli che si sono vaccinati.
Il tasso dei decessi tra i No-Vax è 13 volte più alto rispetto a chi invece ha fatto le due inoculazioni.
C’è poi l’aspetto economico, tutt’altro che trascurabile.
A causa del Covid, dei lockdown e di ciò che ne è derivato, sono letteralmente sparite dal tessuto economico di questo Paese 302 mila partite Iva (i dati sono quelli della Cgia di Mestre).
Da quando la copertura del vaccino ha raggiunto numeri importanti, invece, l'economia del Paese è ripartita con stime che parlano di una crescita prevista del 6,3% per quest'anno e del 5% nel 2022.
Grazie al vaccino il Paese sta ricevendo una spinta in quasi tutti i settori.
Grazie al vaccino e grazie al Green pass.
Eppure, negando tout court, senza tenere presente dati scientifici, numeri e soprattutto buonsenso, c'è chi ancora trova il modo di ingaggiare su questi due argomenti uno scontro senza confronto.
Un pre-giudizio, un no a priori che non si basa sui dati scientifici, su ragionamenti, sulla logica e sull’evidenza dei fatti, ma, come nel Medioevo, su credenze popolari che, a differenza del Medioevo però, non viaggiano più con le persone, le carrozze e i cavalli, bensì con il Web.
A tal proposito, estremamente interessante è quanto scrive il professore Daniele La Barbera, Direttore della U.O. di Psichiatria dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo: “I No-Qualcosa già dall'anno scorso accusano indiscriminatamente medici, scienziati e anche giornalisti di prendere soldi dalle case farmaceutiche con le quali si avrebbero quindi enormi conflitti di interesse in merito alla somministrazione dei vaccini. E' una farneticazione e anche abbastanza indegna e riprovevole, espressiva della banalità dei processi mentali di chi è in grado di fare con facilità illazioni senza capo né coda. Ma, soprattutto, a mio giudizio, chi la emette non si rende conto che per come si è andata configurando la contrapposizione Pro-Vax/No-Vax, questi ultimi non solo non sono esenti da conflitti di interesse, ma sono vittima di una tipologia estremamente aggressiva e inemendabile che è il conflitto di interesse ideologico e narcisistico. Ed è questo che mi rende poco ottimista sulla possibilità di dialogo con molti amici e amiche ancora strenuamente e tassativamente schierati contro i vaccini e il pass; per costoro, infatti, cedere parti anche piccole di verità e obiettività all'avversario rappresenterebbe una intollerabile ferita alla propria autostima in una battaglia che per molti ha assunto un indebito e sproporzionato profilo ideologico e politico, favorendo - come quasi sempre avviene in politica - lo stravolgimento dei dati a proprio favore e le letture soggettive e opportunistiche dei fatti reali”.
C’è poi un altro aspetto: l’uso di parole come fascismo, nazismo, dittatura sanitaria, che la dicono lunga sul livello di questi “apostoli” della disinformazione e delle fake news.
Il risultato è che su questi argomenti non si riesce più a comunicare.
Come recentemente detto da Massimo Gramellini, sembra sia svanito il patrimonio comune delle parole: tu dici “a”, l’altro capisce “b” e risponde “c”, tu capisci “d” e replichi “f”.
Non se ne esce.
Questo accade nelle piazze, quelle virtuali dei social network, e quelle cittadine, dove poi si arriva anche allo scontro fisico.
Ma c’è un altro aspetto, ed è ancora più inaccettabile.
Il Neo Oscurantismo che avvolge uomini di cultura, opinion leaders e uomini delle Istituzioni.
La senatrice Laura Granato, ex M5S, si era presentata in commissione Affari costituzionali rifiutandosi di mostrare la certificazione Green pass ed è stata interdetta dai lavori per 10 giorni: «Mi impediscono di presentare gli emendamenti contro il provvedimento», ha detto.
Si votava sul decreto che istituiva l’obbligo di Green pass per andare a lavorare.
La senatrice ha definito “dittatura conclamata”, e distorsione del regolamento, la volontà di applicare anche ad una senatrice le regole che valgono per tutti i cittadini.
La sua risposta, se possibile, è stata ancora più sconcertante: “Mi si chiede un attestato di obbedienza nei confronti di un provvedimento che contesto”.
Se si è rappresentanti delle Istituzioni non si può parlare, o peggio ragionare, come se si stesse a mare, o al Bar dello Sport.
Se sei in Parlamento e vai per votare, anche un provvedimento che non condividi, devi rispettare le regole che valgono per tutti, perché sei un rappresentante delle Istituzioni, non uno che passa dal bar.
Questo vuol dire non avere “senso dello Stato”.
Ed è proprio la mancanza del “senso dello Stato” il tratto che accomuna tutte queste manifestazioni.
Nessun rispetto per lo Stato e per le leggi della Repubblica.
E’ inaccettabile.
Proviamo allora ad immaginare una democrazia dove l’opposizione si rifiuta di seguire leggi e norme decise dalla maggioranza e dove ognuno fa quello che vuole.
Da qui la tendenza a definire dittatura il rispetto delle regole che non condividono e di potere compiere qualsiasi atto nel nome dell’unica libertà che invece riconoscono: fare, appunto, quello che gli pare.
Diventa allora necessario ricondurre tutto sul giusto binario.
Cominciamo con le parole.
La “dittatura” è quel posto dove non si può certamente dire che c’è la dittatura.
No-vax e no-Green pass si riempiono la bocca di termini come “nazi-pass”: innanzitutto riconquistiamo il rispetto per le tragedie, quelle vere.
La recente manifestazione a Novara, con un manipolo di ignoranti a sfilare travestiti da deportati dei campi di concentramento, rappresenta un'offesa all'intelligenza e alla dignità. Sei milioni di uomini, donne e bambini uccisi dopo indicibili atrocità. Come si fa ad osare un paragone simile?
La parola “nazismo” è una parola seria, tragica, evoca orrore: non usatela a vanvera.
Anche la parola “regime”, molto in voga tra i no vax e no green pass, è una parola altrettanto seria: siamo in una democrazia, quella stessa democrazia la cui esistenza no vax e no green pass negano e che, tuttavia, consente di manifestare il loro pensiero, per quanto aberrante, scientificamente infondato, e illogico sia.
Da sabato, dunque, restrizioni a cortei e manifestazioni nei centri storici delle città per no vax e no green pass.
E non per negare il loro diritto al libero pensiero, per quanto infondato ed illogico.
Ma per impedire che queste manifestazioni diventino alibi per violenze e per nuovi focolai di contagio, come hanno dimostrato i recenti fatti di Trieste.
Su tutti gli altri si riversa un immenso e gravoso compito: quello di alzare una diga contro il Neo Oscurantismo galoppante, quello che si nutre di ignoranza, credenze popolari e negazione della Scienza
________________________
Dove posso mettere la firma e sottoscrivere tutto quello che hai messo nero su bianco?
RispondiEliminaÈ già importante e, per me, gratificante, la tua attenzione. Grazie
EliminaCondivido l'indignazione di Massimo Pullara al punto di aver interrotto alcuni rapporti amichevoli o parentali che ritenevo inossidabili. La pandemia sta mettendo allo scoperto lati umani che soltanto in guerra di solito rivelano la vera natura delle persone.
RispondiEliminaGrazie Massimo.
Grazie a te per lo spazio concesso, necesssrio per esprimere opinioni e su queste confrontarsi...
EliminaÈ la Paura che paralizza, offusca. È un anticonformismo conforme ai propri limiti. Lo stesso che impedisce ad alcuni di leggersi dentro per progredire e oltrepassare timori immaginari.Una paralisi dell'Io razionale e senziente, un cortocircuito al quale non c'è cura. Perché è la cura che fa paura. E come si sa già, non c'è malato che possa essere curato laddove non c'è la volontà del soggetto.
RispondiEliminaFelice che il mio riferimento alla paura non sia passato inosservato...grazie per il contributo...
RispondiElimina